La legge di bilancio 2023. Introduzione

La legge di bilancio 2023. Introduzione

È in vigore la Legge 29 dicembre 2022, n. 197 relativa al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2023. Come di consueto analizziamo le principali novità per i datori di lavoro in attesa dei necessari chiarimenti operativi che verranno forniti dalle circolari ministeriali.

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lunedì 9 gennaio 2023

Dopo le anticipazioni fornite nel n. 29/22 di questa Newsletter, in questo numero diamo conto in maniera dettagliata delle novità più significative per imprese e lavoratori. È utile, in primo luogo, fare un quadro di insieme degli interventi per cogliere i primi indirizzi del nuovo Governo.

 

Gli interventi più impattanti, perché applicabili a una platea molto ampia di imprese e lavoratori, sono costituiti, in buona sostanza, da proroghe di norme già presenti anche nel 2022.

Parliamo, da una parte, delle agevolazioni (esonero contributivo fino a 8.000 euro annui) sulle assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 36 e donne in situazione di svantaggio occupazionale, e dall’altra parte, dell’esonero parziale sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi.

La stessa agevolazione (ma con durata di un anno) viene introdotta anche per chi effettua assunzioni di percettori del Reddito di Cittadinanza. Si tratta di una misura collegata alla profonda rivisitazione fatta dalla Legge in commento su questo strumento di contrasto alla povertà.

In tema di proroghe, va evidenziato che, almeno per il momento, non è stato riproposto l’innalzamento della quota di esenzione fiscale per i fringe benefit come era successo, anche se in modo diversificato, per gli anni 2020, 2021 e 2022.

In una logica di incentivazione e fidelizzazione dei lavoratori, i datori di lavoro, e anche questo è probabilmente uno scopo del Governo, dovranno utilizzare la disciplina agevolata legata al welfare aziendale contenuta nell’articolo 51 co. 2 del Tuir.

Inoltre, con l’abbassamento dal 10% al 5% dell’aliquota di tassazione per i premi fino a 3.000 euro, sembra che l’intenzione del legislatore sia stata quella di favorire il ricorso agli strumenti che favoriscono la partecipazione attiva dei lavoratori a perseguire incrementi di produttività ed efficienza all’interno delle imprese.

Una norma, abbastanza isolata per la verità, per favorire la conciliazione tra lavoro e genitorialità appare quella che prevede il congedo parentale retribuito all'80% invece del 30% per un mese, fruibile fino ai sei anni di vita del bambino.

Il Governo ha ritenuto di dare nuovo impulso al contratto di lavoro occasionale subordinato (gli ex voucher) probabilmente per venire incontro alle necessità di determinate tipologie di imprese e per contrastare, per quanto possibile, il lavoro sommerso legato alle prestazioni di breve durata. È possibile, ora, ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale ai datori di lavoro con non più di 10 dipendenti e con un plafond annuo innalzato da cinque a dieci mila euro l'anno.

Nel settore agricolo si è addirittura andati oltre creando, di fatto, una nuova tipologia contrattuale: la prestazione di lavoro agricolo subordinato occasionale.

Una norma pensata per il settore ricettivo alberghiero, dei pubblici esercizi e della ristorazione è quella relativa alla tassazione agevolata delle mance ai dipendenti raccolte dal datore di lavoro.

Rispetto al lavoro agile, leggendo il testo della Legge, appare evidente l’intenzione di chiudere definitivamente la fase emergenziale con tutte le misure connesse. Infatti il diritto alla smart working è stato prorogato solo fino al 31 marzo 2023 e solo per i lavoratori fragili (ovvero con particolari patologie o disabilità) sia del settore pubblico che privato.

In tema di pensioni, con l'approvazione della Manovra Finanziaria 2023, è stato previsto un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103) a cui è stata accompagnata una norma, per chi decide di restare a lavoro, di decontribuzione della retribuzione pari alla trattenuta INPS conto dipendente. È stata inoltre prorogata di un anno “Opzione donna” con alcune modifiche e confermata la cosiddetta Ape sociale per i lavori usuranti.

Gli articoli di questa Newsletter costituiscono, come sempre, un primo commento dei provvedimenti che, nella quasi totalità dei casi, necessitano di interpretazioni applicative.