Forte incremento del coefficiente di rivalutazione del TFR. Effetti per le imprese.

Forte incremento del coefficiente di rivalutazione del TFR. Effetti per le imprese.

Come consueto, l’Istat ha fornito il coefficiente relativo al mese di ottobre per rivalutare il fondo Tfr accantonato al 31 dicembre 2021. Il valore si è attestato a 9,018362 con un forte incremento rispetto a quello di settembre (6,28) determinando un consistente aumento del costo da accantonare.

giovedì 1 dicembre 2022

Il sensibile incremento dell’inflazione registrato negli ultimi mesi ha determinato un rilevante aumento anche del coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto accantonato al 31 dicembre 2021 che si è attestato a ottobre a 9,0183. È verosimile che tale valore aumenterà (anche se non si può immaginare con quale intensità, anche per i mesi di novembre e dicembre) con la possibilità che, a fine anno, si attesti al 10% (e oltre).

Ricordiamo che a dicembre 2021 il coefficiente era stato pari a 4,359238 e a dicembre 2020 a 1,5.

È importante che le imprese tengano conto di questa situazione perché essa determinerà un maggior costo a bilancio rispetto a quanto sostenuto negli anni precedenti.

Analogamente anche l’imposta sostitutiva sulla rivalutazione (17%) che i datori di lavoro devono versare in acconto il 16 dicembre prossimo e in saldo il 16 di febbraio 2023 potrà essere consistente.

Tutto questo, va precisato, riguarda il trattamento di fine rapporto accantonato in azienda e non quello che deve essere destinato al Fondo di Tesoreria INPS o ai fondi di previdenza complementare.

 

Proviamo a fare un esempio.

La cooperativa ha accantonato un Fondo TFR al 31.12.2021 pari a euro 300.000. Se il coefficiente di rivalutazione si attestasse a fine dicembre al 10% l’importo conseguente sarebbe pari a euro 30.000 e l’imposta sostitutiva (acconto + saldo) ad euro 5.100.

 

Va inoltre evidenziato che dell’andamento fortemente inflazionistico del 2023 sarà tenuto conto (ai fini della salvaguardia del potere di acquisto dei salari) anche in sede di determinazione degli aumenti retributivi in fase di rinnovo dei contratti collettivi. È bene che le cooperative, soprattutto quelle ad alto impiego di manodopera, mettano in atto le dovute valutazioni al momento della predisposizione del bilancio consuntivo e del budget previsionale per i prossimi anni.