Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il nuovo decreto in tema di incentivi per la produzione del biometano, finanziata attraverso una dotazione complessiva di 1,7 miliardi di euro del Pnrr. Il decreto, si legge nella nota del Mite, prevede incentivi per la costruzione di nuovi impianti di produzione di biometano sostenibile (da rifiuti organici o agricoli) o riconvertiti da precedenti produzioni agricole di biogas e contribuisce alla crescita del gas rinnovabile, importante per la politica di decarbonizzazione, per lo sviluppo dell’economia circolare e anche, in coerenza con le indicazioni europee riportate nel piano RePowerEu, per sostenere la riduzione della dipendenza dal gas estero.
La misura di Aiuto è stata recentemente oggetto di una decisione di compatibilità con la normativa in materia di Aiuti di Stato da parte della Commissione Europea che ha dato il proprio via libera all'inizio dello scorso mese di agosto.
Il decreto firmato prevede nel dettaglio un contributo in conto capitale del 40% sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto, nei limiti del costo massimo di investimento ammissibile; un incentivo sulla produzione, con tariffe differenziate sulla base dei costi degli impianti; contingenti di potenza annui messi a disposizione, in linea con gli impegni di spesa del Pnrr, finalizzati a valorizzare il potenziale delle riconversioni degli impianti biogas esistenti e la nascita di nuove produzioni.
L’accesso agli incentivi avverrà tramite aste pubbliche competitive al ribasso sulle tariffe incentivanti che si svolgeranno dalla fine del 2022 al 2024 e comunque fino all’esaurimento delle relative disponibilità economiche del Pnrr. L’adozione del decreto, conclude la nota, che entrerà in vigore solo dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, permetterà l’avvio delle prime procedure entro la fine del 2022.
Grazie allo sviluppo del biometano, l’Italia (già secondo in Europa per produzione di biogas e tra le principali al mondo) potrà raggiungere l’obiettivo di oltre 4 miliardi di metri cubi di biometano al 2026, pari a circa il 30% dell’obiettivo del nostro Governo di sostituzione delle forniture di gas naturale importato dalla Russia, che permetterebbe di ridurre l’utilizzo dei gas a effetto serra di oltre l’80%.
Il Decreto sosterrà la produzione di biometano sostenibile da immettere nella rete nazionale del gas per l’utilizzo nei settori dei trasporti e per gli usi finali. Lo schema del decreto sarà in vigore fino al 30 giugno 2026 .
La misura rientra anche all’interno della strategia della Commissione europea REPowerEu per accelerare gli obiettivi di transizione ecologica e affrancarsi dalla dipendenza del gas russo. Il piano presentato prevede l'aumento della capacità produttiva di biometano fino a 35 miliardi di metri cubi entro il 2030 all'interno dell'Unione Europea.