La guida (consultabile cliccando qui) contiene una serie di materiali informativi relativi alle patologie da calore, alle raccomandazioni per una corretta gestione del rischio, alle condizioni patologiche che aumentano la suscettibilità al caldo e ai temi della disidratazione e dell’organizzazione delle pause. Riteniamo utile riportare alcuni passaggi della guida per evidenziare le patologie che possono insorgere e i sintomi che ne permettono la rapida individuazione.
Che cosa sono le patologie da calore?
Sono condizioni cliniche correlate all'esposizione a elevate temperature ambientali e a ondate di calore e comprendono:
- crampi da calore. Sono dolori muscolari causati dalla perdita di sali e liquidi corporei durante la sudorazione. Cosa fare: I lavoratori con crampi da calore dovrebbero interrompere l’attività e reintegrare i sali minerali persi consumando integratori salini ed eventualmente essere reidratati con una soluzione fisiologica per via orale o endovenosa. È utile massaggiare i muscoli colpiti dal crampo per ridurre il dolore. Se dopo un’ora di riposo il dolore non passa, contattare il medico competente.
- dermatite da sudore. È il problema più comune negli ambienti di lavoro caldi. È causata dalla macerazione cutanea indotta dalla eccessiva presenza di sudore e si presenta sotto forma di piccoli brufoli o vescicole. L'eruzione cutanea può comparire sul collo, sulla parte superiore del torace, sull'inguine, sotto il seno e sulle pieghe del gomito. Cosa fare: Il miglior trattamento consiste nello spostarsi in un ambiente di lavoro più fresco e meno umido. L'area dell'eruzione cutanea deve essere mantenuta asciutta. Eventualmente può essere applicato del talco sull’area colpita per diminuire il fastidio, mentre è sconsigliato l’utilizzo di unguenti o creme che potrebbero peggiorare la situazione.
- squilibri idrominerali. Conseguenti a profuse perdite idriche, in genere dovute a sudorazione e a iperventilazione, in assenza di adeguato reintegro di acqua. Successivamente si instaura un deficit sodico dovuto ad inadeguato ripristino del sodio perso con il sudore. Cosa fare: Stimolare subito il lavoratore a bere in abbondanza. In caso di forte sudorazione, reintrodurre insieme ai liquidi anche i sali minerali persi con uno snack e/o integratori. Se i sintomi non migliorano contattare il medico competente e in caso di sintomi gravi allertare il 118.
- sincope dovuta a calore. Consegue ad un’eccessiva vasodilatazione, con stasi venosa periferica, ipotensione e insufficiente flusso sanguigno cerebrale, e si manifesta con una perdita di coscienza preceduta da pallore, stordimento e vertigini. Può esserci ipertermia fino a 39°C, ma senza abolizione della sudorazione né agitazione motoria.
- esaurimento o stress da calore. È caratterizzato da un esaurimento della capacità di adattamento (del cuore e del sistema termo-regolatorio), specie in soggetti non acclimatati sottoposti a sforzi fisici intensi. Cosa fare: Far spostare il lavoratore in un luogo fresco e, se non è presente nausea, incoraggiarlo a bere acqua fresca con sorsi brevi ma frequenti, ad alleggerire l’abbigliamento e a raffreddare con acqua fredda testa, collo, viso e arti. I lavoratori con segni o sintomi di esaurimento da calore dovrebbero essere portati all’osservazione del medico o al pronto soccorso per la valutazione e il trattamento. Se i sintomi peggiorano, deve essere allertato il 118. Qualcuno deve sempre rimanere con il lavoratore fino all'arrivo dei soccorsi.
- colpo di calore. Si verifica se lo stress da calore non è trattato tempestivamente, quando il centro di termoregolazione dell’organismo è gravemente compromesso dall’esposizione al caldo e la temperatura corporea sale a livelli critici (superiori a 40°C). Si tratta di un'emergenza medica che può provocare danni agli organi interni e nei casi più gravi la morte. Cosa fare: Se un lavoratore mostra i segni di un possibile colpo di calore, è necessario chiamare immediatamente il 118. Fino all'arrivo dei soccorsi è importante spostare il lavoratore in un'area fresca e ombreggiata e rimuovere quanti più indumenti possibile, bagnare il lavoratore con acqua fresca, o applicare asciugamani imbevuti d’acqua fresca su testa, collo, viso e arti e far circolare l'aria per accelerare il raffreddamento.
Segni e sintomi delle patologie dovute al caldo
- Disidratazione: cali improvvisi di pressione arteriosa, debolezza improvvisa, palpitazioni/tachicardia, irritabilità, sonnolenza, sete intensa, pelle e mucose asciutte, cute anelastica, occhi ipotonici, iperiflessia, scosse muscolari, riduzione della diuresi.
- Stress da calore: temperatura corporea elevata, improvviso malessere generale, mal di testa, ipotensione arteriosa, confusione, irritabilità, tachicardia, nausea/vomito, riduzione della diuresi.
- Colpo di calore: oltre quelli sopracitati, temperatura corporea >40°C, iperventilazione, blocco della sudorazione, alterazioni stato mentale (es. delirio), aritmie cardiache rabdomiolisi malfunzionamento organi interni (es. insufficienza renale ed epatica, edema polmonare), shock.
Fattori che contribuiscono all’insorgenza delle patologie da calore
- Alta temperatura dell’aria e alti tassi di umidità
- Basso consumo di liquidi
- Esposizione diretta al sole (senza ombra)
- Movimento d'aria limitato (assenza di aree ventilate)
- Attività fisica intensa
- Alimentazione non adeguata
- Insufficiente periodo di acclimatamento
- Uso di indumenti pesanti e dispositivi di protezione
- Condizioni di suscettibilità individuale (vedi relativa brochure).