L’Inps ha ritenuto di intervenire sul tema della sospensione di attività a causa delle alte temperature con un comunicato stampa (26-7-2022) riprendendo istruzioni già fornite in passato con circolari e messaggi.
Il comunicato cita alcune lavorazioni che possono rientrare tra quelle oggetto di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature elevate e per le quali è invocabile dall’azienda la causale “eventi meteo”: stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all’aperto che richiedono indumenti di protezione, ma anche tutte le fasi lavorative che, in generale, avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore.
Al riguardo, le istruzioni fornite nella circolare Inps n. 139/2016 e nel messaggio Hermes Inps n. 1856/2017 precisano che sono considerate “elevate”, le temperature superiori ai 35° centigradi. Tuttavia, anche temperature inferiori al predetto valore possono essere considerate idonee ai fini del riconoscimento dell’integrazione salariale, atteso che la valutazione sull’integrabilità della causale in questione deve essere fatta con riferimento non solo alle temperature registrate dai bollettini meteo ma anche a quelle “percepite”, che notoriamente sono più elevate rispetto a quelle reali, tenuto conto della particolare tipologia di lavorazione in atto.
Indipendentemente dalle temperature rilevate nei bollettini, l’Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i casi in cui le sospensioni siano dovute a temperature eccessive.
Nota bene. Il comunicato parla di Cigo e non sono richiamate altre lavorazioni agricole e non (coperte da Fis o da Cisoa). Riteniamo però che le considerazioni debbano essere analoghe per tutte le tipologie di lavoro e di azienda che effettuano lavori a “rischio caldo”.