Nel provvedimento dell'Ispettorato, viene posto in premessa l'accento sulle novità introdotte dal Dl 146/2021, che ha recentemente esteso a tutti i settori le funzioni attribuite al personale ispettivo dell'Inl in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro. L'Ispettorato intende garantire il proprio presidio a tutela della salute e sicurezza del lavoro in tutte le aziende, intese ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera c) e 3 del decreto legislativo 81/2008, e soprattutto in quelle operanti negli ambiti a maggior rischio di infortunio. Ciò anche al fine di aderire all'approccio “vision zero”, delineato nel Quadro strategico Ue 2021-2027 della Commissione europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.
Inoltre, viene messa in risalto l'importanza di improntare la programmazione degli accessi ispettivi a una valutazione attenta degli indici di rischio disponibili, anche sulla base di un assiduo confronto con tutti i soggetti che, a livello territoriale, concorrono al corretto funzionamento del mercato del lavoro, rafforzando quanto più possibile il rapporto di fiducia con i lavoratori e mantenendo costante il dialogo e la cooperazione con le organizzazioni sindacali e datoriali.
Per il 2022, il contrasto agli illeciti sostanziali di maggior disvalore sociale ed economico porterà a intervenire prevalentemente sui seguenti fenomeni:
· il lavoro sommerso e il caporalato;
· le illecite esternalizzazioni attenzionando anche i fenomeni transnazionali di mobilità dei lavoratori;
· le interposizioni di manodopera;
· l'illegittima fruizione delle prestazioni previdenziali derivante dall'instaurazione di rapporti di lavoro fittizi;
· la verifica del corretto svolgimento dei tirocini extracurricolari e dei percorsi formativi scuola lavoro;
· la verifica del corretto impiego delle risorse pubbliche stanziate a supporto delle aziende in crisi e dei lavoratori maggiormente colpiti dagli effetti negativi della pandemia in termini di reddito, disoccupazione e precarietà economica.
Le verifiche saranno rivolte prevalentemente ai settori dell'agricoltura, dell'edilizia, della logistica e trasporto, del commercio, dei servizi alle imprese e delle attività connesse e del manifatturiero, sempre tenendo conto della specificità territoriali.
L'Ispettorato dovrà altresì assicurare, su richiesta del ministero del Lavoro, lo svolgimento delle attività di carattere accertativo e di verifica amministrativo-contabile, connesse all'attuazione di interventi previsti a livello normativo, nonché di programmi e progetti finanziati o cofinanziati dai fondi nazionali ed europei, compresi quelli ascrivibili al Pnrr.