Attività ispettiva del lavoro. Le priorità di intervento per il 2022

Attività ispettiva del lavoro. Le priorità di intervento per il 2022

Nel documento di programmazione vengono illustrate le linee di orientamento e di indirizzo per lo svolgimento, nell'anno 2022, dei controlli di competenza del personale ispettivo in materia di lavoro, previdenza e assicurazione sociale, nonché di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

mercoledì 4 maggio 2022

Nel provvedimento dell'Ispettorato, viene posto in premessa l'accento sulle novità introdotte dal Dl 146/2021, che ha recentemente esteso a tutti i settori le funzioni attribuite al personale ispettivo dell'Inl in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro. L'Ispettorato intende garantire il proprio presidio a tutela della salute e sicurezza del lavoro in tutte le aziende, intese ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera c) e 3 del decreto legislativo 81/2008, e soprattutto in quelle operanti negli ambiti a maggior rischio di infortunio. Ciò anche al fine di aderire all'approccio “vision zero”, delineato nel Quadro strategico Ue 2021-2027 della Commissione europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.

Inoltre, viene messa in risalto l'importanza di improntare la programmazione degli accessi ispettivi a una valutazione attenta degli indici di rischio disponibili, anche sulla base di un assiduo confronto con tutti i soggetti che, a livello territoriale, concorrono al corretto funzionamento del mercato del lavoro, rafforzando quanto più possibile il rapporto di fiducia con i lavoratori e mantenendo costante il dialogo e la cooperazione con le organizzazioni sindacali e datoriali.

Per il 2022, il contrasto agli illeciti sostanziali di maggior disvalore sociale ed economico porterà a intervenire prevalentemente sui seguenti fenomeni:

·        il lavoro sommerso e il caporalato;

·        le illecite esternalizzazioni  attenzionando anche i fenomeni transnazionali di mobilità dei lavoratori;

·        le interposizioni di manodopera;

·        l'illegittima fruizione delle prestazioni previdenziali derivante dall'instaurazione di rapporti di lavoro fittizi;

·        la verifica del corretto svolgimento dei tirocini extracurricolari e dei percorsi formativi scuola lavoro;

·        la verifica del corretto impiego delle risorse pubbliche stanziate a supporto delle aziende in crisi e dei lavoratori maggiormente colpiti dagli effetti negativi della pandemia in termini di reddito, disoccupazione e precarietà economica.

Le verifiche saranno rivolte prevalentemente ai settori dell'agricoltura, dell'edilizia, della logistica e trasporto, del commercio, dei servizi alle imprese e delle attività connesse e del manifatturiero, sempre tenendo conto della specificità territoriali.

L'Ispettorato dovrà altresì assicurare, su richiesta del ministero del Lavoro, lo svolgimento delle attività di carattere accertativo e di verifica amministrativo-contabile, connesse all'attuazione di interventi previsti a livello normativo, nonché di programmi e progetti finanziati o cofinanziati dai fondi nazionali ed europei, compresi quelli ascrivibili al Pnrr.