Il tempo per la formazione obbligatoria è sempre “orario di lavoro”
Corte di Giustizia Europea sentenza del 28 ottobre 2021 (C‑909/19)
La Corte Europea ha chiarito che il lasso di tempo durante il quale un lavoratore segue una formazione professionale impostagli dal suo datore di lavoro, che si svolge al di fuori del suo luogo di lavoro abituale, nei locali del prestatore dei servizi di formazione, e durante il quale egli non esercita le sue funzioni abituali, costituisce «orario di lavoro».
Obbligo di adottare precauzioni per prevenire infortuni da disattenzione ed errore del lavoratore
Corte di cassazione nell’ordinanza n. 26165 del 27 settembre 2021
L'obbligo di sicurezza che grava sul datore di lavoro comporta l'obbligo di proteggere l'incolumità del lavoratore anche da infortuni derivanti dalla negligenza, imprudenza e imperizia di questi, dovendosi dimostrare nel giudizio conseguente all'evento l'aver messo in atto ogni precauzione idonea a scongiurare anche eventi ascrivibili a disattenzioni ed errori del lavoratore.
Questo è quanto ha recentemente stabilito dalla Cassazione con riferimento al caso di un operaio impiegato alle dipendenze di una cooperativa di lavori edili nell'ambito di un appalto, rimasto vittima di infortunio per aver erroneamente maneggiato delle lamiere in cantiere.
Nel caso di specie, la condotta colposa del lavoratore non può avere effetti esimenti, laddove non sia dimostrato che l'imprenditore abbia adottato misure idonee a prevenire – nella specie – il rischio di movimentazione, anche disattenta e anche negligente, delle lamiere in cantiere.