Quarantena da contatto e tutela dei lavoratori fragili. Criticità legate al trattamento economico.

Quarantena da contatto e tutela dei lavoratori fragili. Criticità legate al trattamento economico.

Come indicato nella Newsletter AP n. 17/2021 con il messaggio del 6 agosto scorso, l’INPS ha precisato che non risultano disponibili risorse finanziarie per la tutela dei periodi di quarantena COVID-19 con sorveglianza attiva e delle assenze dei lavoratori fragili impossibilitati a svolgere il lavoro in modalità agile.

lunedì 6 settembre 2021

La situazione
Rispetto ai periodi di quarantena, il Parlamento finora non ha previsto, per l’anno 2021, appositi stanziamenti. Pertanto, salvo eventuali interventi normativi, l’Istituto non potrà riconoscere la tutela previdenziale per gli eventi riferiti all’anno 2021.
Per lavoratori fragili, considerato lo specifico stanziamento disposto per la loro tutela, la prestazione è riconosciuta per gli eventi fino al 30 giugno 2021, non essendo state previste nel frattempo ulteriori proroghe.

La posizione dei datori di lavoro
Molto complicata risulta in questo momento la posizione dei datori di lavoro che a fronte delle certificazioni mediche pervenute finora hanno trattato gli eventi in esame, dal punto di vista normativo e, soprattutto dal punto di vista economico, come assenze per malattia.
Da parte loro, infatti, le aziende non entrano nel merito della causa che ha comportato l’emissione del certificato medico ma devono prenderne atto e gestire di conseguenza l’evento indennizzandolo anche per la parte a carico dell’Istituto previdenziale.
Questa sembra l’unica strada percorribile anche per la mensilità di agosto in attesa che il legislatore intervenga disponendo le necessarie risorse a copertura delle tutele in esame, anche per l’intero anno 2021, al fine di evitare criticità per le aziende nella gestione dei certificati medici emessi a copertura dei suddetti periodi di assenza da parte dei lavoratori coinvolti.
In caso contrario si determinerebbe la necessità di un successivo recupero dell’indennità anticipata al lavoratore con conseguente restituzione all’INPS.

Le aspettative
Il Ministro del Lavoro, Orlando, durante un intervento pubblico a fine agosto intendendo rassicurare le aziende private ha espresso piena disponibilità a risolvere il problema. Non si esclude, quindi, che il Governo vari un nuovo decreto per rifinanziare la misure a tutela di questi lavoratori.