La Legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) ha esteso al 2021 la possibilità per le imprese con un organico superiore a 1.000 unità lavorative di avviare una procedura di consultazione sindacale finalizzata alla stipula, in sede governativa, di un contratto di espansione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, così come previsto dall’art. 41 del D.Lgs n. 148/2015 e dall’art. 1, comma 349 della Legge n. 178/2020.
Il Legislatore ha poi inteso potenziare tale strumento, rendendolo disponibile anche ad aziende di dimensioni inferiori. In particolare, il limite dimensionale per l’accesso al contratto di espansione è stato via via ridimensionato, fino ad arrivare, con il Decreto Sostegni bis, alla misura delle 100 unità lavorative, benché limitatamente al solo anno 2021 (vedi newsletter n. 11/2021).
Facendo seguito a quanto già illustrato nella Circolare n. 48 del 24 marzo 2021, che ha fornito le prime indicazioni sul contratto di espansione, con il Messaggio n. 2419 del 25 giugno 2021, l’INPS fornisce le istruzioni per la presentazione dell’accordo e per la gestione del piano di esodo attraverso il Cassetto previdenziale aziendale e il Portale delle prestazioni atipiche (PRAT).
L’Istituto precisa, anzitutto, che i datori di lavoro dovranno utilizzare esclusivamente i seguenti canali
di comunicazione telematica:
- il “Cassetto previdenziale aziende”, per la presentazione dell’accordo relativo al contratto di espansione;
- il “PRAT” (portale delle prestazioni atipiche), per la gestione del piano di esodo in tutte le sue diverse fasi (inserimento delle domande di certificazione del diritto e di calcolo dell’importo dell’indennità, per la verifica della somma richiesta a garanzia del piano di esodo, inserimento delle domande di indennità, la verifica della provvista mensile richiesta a copertura della prestazione).