GIURISPRUDENZA DEL LAVORO

GIURISPRUDENZA DEL LAVORO

venerdì 25 giugno 2021

Sanzioni all’azienda per l’illecito trattamento dei dati dei lavoratori attraverso il sistema informatico  

Garante privacy Newsletter n. 477 del 19 maggio 2021

 

Il Garante della privacy, nella Newsletter n. 477 , riporta il caso di una società che, con riferimento ad un sistema informatico impiegato oltre i limiti previsti dall’autorizzazione dell’Ispettorato territoriale del lavoro,

  • utilizza illecitamente i dati dei dipendenti e
  • non informa correttamente i lavoratori delle caratteristiche del sistema.

Il Garante, vista l’illiceità del trattamento effettuato, ordina alla società di modificare le informative rese ai dipendenti, indicando tutte le caratteristiche del sistema, e dispone l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria.

 

Sanzionabile il lavoratore che rifiuta di indossare la mascherina anti-contagio.

Tribunale di Venezia. Sentenza del 4 giugno 2021

 

Il Tribunale di Venezia, con la sentenza in esame, ha affermato che l’utilizzo della mascherina nei luoghi di lavoro costituisce una misura di sicurezza e di igiene imposta dalla diffusione della pandemia. Ne consegue che l'inottemperanza del lavoratore alla disposizione datoriale di indossare la mascherina nel corso di una riunione costituisce inadempimento sanzionabile con la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.

Nel caso esaminato dal Tribunale di Venezia era stata l'impresa a promuovere la causa, chiedendo al giudice di accertare il comportamento inadempiente del lavoratore per avere rifiutato l'uso della mascherina in una riunione aziendale e avere, quindi, affisso sulla bacheca aziendale un comunicato in cui, con toni accesi, censurava l'utilizzo obbligatorio della mascherina in alcune aree dello stabilimento. Il giudice ha riconosciuto pienamente la legittimità dell'azione disciplinare attivata dal datore di lavoro e sfociata nella sospensione di tre giorni dal lavoro e dalla retribuzione.

 

Verbale di conciliazione: l’assistenza del sindacalista deve essere effettiva

Corte di Cassazione Ordinanza n. 16154 del 9 giugno 2021

 

Con l’ordinanza in esame la Cassazione ha statuito che il verbale di conciliazione concluso in sede sindacale è valido se l’assistenza prestata dal rappresentante sindacalista, presente in sede conciliativa, è effettiva. Non rileva che il rappresentante sia o meno conosciuto dall’assistito; il fine dell’assistenza è, infatti, quello di porre il lavoratore nella condizione di sapere a quale diritto rinuncia e in quale misura.