Verifiche ispettive. Ispettorato Nazionale del Lavoro presenta il documento di programmazione della vigilanza per il 2025

Verifiche ispettive. Ispettorato Nazionale del Lavoro presenta il documento di programmazione della vigilanza per il 2025

INL. DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DELLA VIGILANZA per il 2025

 

Come consuetudine l’ispettorato Nazionale del Lavoro ha diffuso il Documento di Programmazione della Vigilanza per l’anno  2025 nel quale si evidenziano i settori  e fattispecie contrattuali su cui si concentreranno prioritariamente le attività ispettive non solo degli ispettorati territoriali ma anche di INPS e Inail.

lunedì 23 giugno 2025

Ricordiamo che l’INL, istituito in attuazione del dlgs. 149/2015, ha l’incarico di coordinare e razionalizzare l’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale a livello nazionale avvalendosi delle sedi DIL, di INPS e di INAIL. Nel documento sono presenti gli orientamenti prioritari dell’attività di vigilanza sia in materia lavoristica, compresa la salute e sicurezza sul lavoro, sia in ambito previdenziale-assicurativo.

Lo stesso PNRR ha previsto l’adozione di un Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso finalizzato potenziare proprio la capacità ispettiva dell’INL.

 

Gli obiettivi prioritari per l’anno in corso risultano essere:

  • lavoro sommerso e irregolare,
  • caporalato,
  • tutti i fenomeni di interposizione di manodopera e di esternalizzazione delle attività
  • la corretta applicazione dei CCNL (in particolare di quelli cd. leader) e
  • la corretta qualificazione dei rapporti di lavoro,
  • il lavoro occasionale,
  • i tirocini,
  • le  pari opportunità,
  • i rider e lavoratori in piattaforma,
  • il distacco di personale , anche transnazionale.

 

Nelle pagine che compongono il documento di programmazione ricorre più volte un’errata associazione tra “false”-“finte” cooperative (ad esempio quelle senza terra in agricoltura piuttosto che quelle sociali) e fenomeni di reclutamento irregolare di manodopera a basso costo nell’ambito soprattutto di un sistema di appalti e subappalti a cascata. Questi nessi impropri sono controbilanciati da un più corretto ed equilibrato richiamo, in altri passaggi del documento, alla necessità di aggredire comportamenti illeciti messi in atto da tutte le “false imprese, in ogni forma costituite”.

Si tratta di un passaggio fondamentale, anche dal punto di vista comunicativo, considerato anche che poi l’orientamento dell’INL si muove metodologicamente, non tanto sulla tipologia di impresa, ma per ambiti settoriali su cui concentrare l’attività ispettiva (per almeno il 50%):

  • agricoltura;
  • costruzioni ed edilizia;
  • logistica e trasporto;
  • attività manifatturiere;
  • servizi turistici, di ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio.

 

Il documento, di agevole lettura, contiene nuove sottolineature rispetto al passato, che tengono inevitabilmente conto delle dinamiche in atto e di alcuni nuovi profili emersi nel frattempo, tra cui:

  • il possesso della patente a crediti per le realtà che operano nei cantieri temporanei e mobili – D.L. PNRR-BIS n. 19/2024 convertito con modifiche dalla Legge n. 56/2024;
  • l’obbligo anche per gli appalti privati di riconoscere al personale impiegato presso appaltatori e subappaltatori un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva leader applicata nel settore e per la zona strettamente connessa con l’attività oggetto dell’appalto e subappalto – D.L. PNRR-BIS n. 19/2024 convertito con modifiche dalla Legge n. 56/2024.

 

Relativamente alla vigilanza previdenziale ritorna un esplicito riferimento - già contenuto nelle programmazioni degli anni passati - alle cooperative di produzione e lavoro quale ambito prioritario di intervento, insieme ovviamente ad altri comparti di solito ricorrenti quali ad esempio agricoltura, edilizia, logistica e spettacolo.

In merito alla vigilanza assicurativa evidenziamo che l’attività ispettiva viene rivolta soprattutto a quei settori dove in potenza potrebbero essere presenti margini di irregolarità sulla corrispondenza del rischio denunciato con l’attività effettivamente svolta.

 

Un ulteriore fronte di attenzione in termini di verifiche e accertamenti richiamato da INL riguarda il corretto impiego delle risorse finanziarie erogate agli Enti del Terzo settore nonché, previe indicazioni da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il rispetto delle disposizioni contenute nei decreti legislativi n. 112/2017 e n. 117/2017 rispettivamente da parte delle imprese sociali costituite in forma non cooperativa, delle reti associative e dei soggetti autorizzati al controllo.

 

Si consideri, infine, che INL prevede di effettuare 119 mila accessi ispettivi nel 2025, inclusi gli accessi effettuati dal personale militare, dato che dovrebbe portare a un aumento della media delle ispezioni realizzate nel triennio 2023-2025 del 30% rispetto a quelle effettuate nel triennio 2019-2021.