Nuova decontribuzione lavoratrici madri. Chiarimenti applicativi in attesa della circolare Inps

Nuova decontribuzione lavoratrici madri. Chiarimenti applicativi in attesa della circolare Inps

Articolo redazionale

 

Il presente articolo ha lo scopo di fornire chiarimenti sull’applicazione dell’esonero contributivo applicabile alle lavoratrici madri con figli minori tenuto conto dell’intervento di una nuova disciplina che però non sostituisce del tutto quella precedente per quanto riguarda le madri con due figli.

lunedì 3 febbraio 2025

La vecchia disciplina

 

Come noto la legge di Bilancio 2024 ha introdotto, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro riparametrato su base mensile.

 

In via sperimentale, solo per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero era stato riconosciuto anche alle lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

 

 

La nuova disciplina
Abbiamo già illustrato nella Newsletter n. 01/2025 la significativa revisione della misura con particolare rifermento alla platea delle beneficiarie, alla percentuale di esonero e ai requisiti richiesti. Si ricorderà che l’esonero è stato esteso  anche alle lavoratrici autonome che percepiscono almeno uno tra redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa in contabilità ordinaria, redditi d’impresa in contabilità semplificata o redditi da partecipazione e che non hanno optato per il regime forfetario e che la riduzione della quota dei contributi previdenziali Ivs a carico del lavoratore è  diventata parziale.

Per poter beneficiare della nuova misura le lavoratrici che accedono all’esonero a partire dal 1.1.2025 devono inoltre rispettare questi ulteriori requisiti:

  • essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo; a decorrere dall’anno 2027, per le madri di tre o più figli, l’esonero contributivo spetterà fino al mese del compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.
  • avere una retribuzione o un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40mila euro su base annua.

 

Occorre segnalare che la nuova disposizione non cancella, ma si affianca a quella del 2024 con qualche problema di coordinamento che tentiamo qui di risolvere.

 

Va ricordato che la nuova misura a oggi non è ancora operativa poiché necessita di un decreto attuativo con cui saranno disciplinate le modalità attuative della disposizione e, in particolare, la misura dell’esonero contributivo, le modalità per il riconoscimento dello stesso e le procedure per il rispetto dei limiti di spesa.

 

Applicazione alle lavoratrici con due figli
La non immediata operatività del nuovo parziale esonero si ripercuote sulla gestione dei cedolini paga delle lavoratrici madri di due figli che a decorrere dal mese di gennaio 2025 – se in possesso dei requisiti normativamente richiesti – non potranno godere né della precedente misura (esonero totale) né della nuova (esonero parziale).

In attesa della pubblicazione del decreto attuativo e della circolare di prassi amministrativa per l’elaborazione del cedolino di gennaio 2025 gli operatori dovranno dunque sospendere l’applicazione del precedente esonero. Una volta entrato in vigore il decreto - qualora la lavoratrice (con 2 figli) rispetti i requisiti circa il numero dei figli e l’età del più piccolo, congiuntamente al limite reddituale dei 40mila euro annui – procedere al recupero degli arretrati.

Giova ricordare che la nuova misura non è limitata alle assunzioni con contratto a tempo indeterminato, come nel 2024, e, pertanto, potrà essere applicata anche alle lavoratrici madri assunte con contratto a tempo determinato.

Per le lavoratrici madri di tre o più figli, invece, non si pone alcun problema di continuità poiché per le stesse l’esonero previsto dalla Legge di Bilancio 2024 resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026, mentre la nuova misura decorrerà solo a partire dal 2027.

 

Di seguito proponiamo una tabella riepilogativa delle diverse fattispecie esaminate che dovrà però essere confermata dall’Inps.

 

norma

numero figli

periodo di validità

tipologia rapporto lavoro

esonero spettante

limiti economici

limite di età del figlio più piccolo

applicazione nel 2025

LEGGE DI BILANCIO 2024

2 figli

solo anno 2024

Solo tempo indeterminato

esonero totale

nel limite massimo annuo di 3mila euro riparametrato su base mensile.

fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo

chiuso a dicembre 2024

3 o più figli

periodo
2024 - 2026

Solo tempo indeterminato

esonero totale

fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo

se il beneficio è iniziato nel 2024 continua fino al 2026

LEGGE DI BILANCIO 2025

almeno 2 figli

anni 2025-2026

Anche tempo determinato

esonero parziale (DM)

applicabile solo se la retribuzione  imponibile non supera i 40.000 euro annui

fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo

stop fino a Decreto Ministero Lavoro

3 o più figli

dal 2027 

Anche tempo determinato

esonero parziale (DM)

fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo