RILEVANZA DEI RISTORNI AI FINI IVA

RILEVANZA DEI RISTORNI AI FINI IVA

di Marco Baldin

martedì 14 gennaio 2025

Uno degli aspetti centrali nella gestione fiscale delle cooperative riguarda la rilevanza IVA dei ristorni mutualistici erogati ai soci. Tali ristorni, rappresentando un’integrazione o rettifica dei corrispettivi pattuiti, necessitano di un’analisi approfondita per determinare la loro imponibilità ai fini dell’imposta sul valore aggiunto (IVA).

 

Il quadro normativo di riferimento

L’articolo 6 del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, insieme alla Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 37/E del 9 luglio 2003, stabilisce i criteri per individuare la rilevanza IVA dei ristorni. Secondo questa normativa, la rilevanza dipende dalla natura del socio e dall’attività economica sottostante. Se il socio agisce come lavoratore autonomo o imprenditore e la prestazione principale è soggetta a IVA, anche i ristorni assumono rilevanza fiscale.

Ad esempio, i ristorni erogati a soci lavoratori subordinati, o a soci privati consumatori da cooperative di lavoro o di consumo, non sono soggetti a IVA. Tuttavia, se il socio è un lavoratore autonomo o un imprenditore, i ristorni legati a scambi mutualistici (come il conferimento di beni o servizi) sono imponibili.

 

Aspetti operativi e documentazione

Nel caso in cui un ristorno abbia rilevanza IVA, è necessario emettere un documento fiscale appropriato:

  • Fattura: Se il ristorno integra un compenso per il socio lavoratore autonomo o imprenditore.
  • Nota di accredito: Se il ristorno rappresenta una rettifica del corrispettivo pattuito (ad esempio, nelle cooperative agricole).

Le modalità di erogazione, come il pagamento diretto o l’aumento del capitale sociale, non influenzano la rilevanza IVA del ristorno. In ogni caso, la cooperativa deve rispettare le regole sulla documentazione fiscale per assicurare la corretta gestione tributaria.

 

Conclusione

La gestione dei ristorni mutualistici richiede attenzione per garantire il rispetto della normativa fiscale vigente. Le cooperative devono valutare con precisione il regime fiscale applicabile ai soci, predisponendo la documentazione necessaria per conformarsi agli obblighi IVA.