Giurisprudenza del lavoro

Giurisprudenza del lavoro

mercoledì 11 dicembre 2024

Retribuzione riducibile solo con accordo in sede protetta

Corte di Cassazione. Ordinanza 26320/2024

 

L’accordo con cui il dirigente (ma il principio vale per qualsiasi lavoratore subordinato) accetta la riduzione della propria retribuzione deve essere sottoscritto in una delle cosiddette sedi protette previste dalla legge, anche nel caso in cui la modifica peggiorativa del trattamento non si accompagni a un cambiamento delle mansioni. Il caso in giudizio vedeva contrapposte un’azienda e un dirigente in relazione a un accordo sottoscritto tra le parti per la gestione di una situazione di difficoltà economica in cui versava il datore di lavoro.

 

Permessi Legge n. 104/92: chiarimenti sul concetto di assistenza e sulle situazioni di abuso del diritto

Corte di Cassazione. Ordinanza n. 26417 del 10 ottobre 2024,

 

La Corte di Cassazione si è pronunciata nuovamente sui permessi ex Legge n. 104/1992 ed in particolare sulle situazioni di abuso degli stessi.

Nel caso in esame, che riguarda il licenziamento di un dipendente accusato di aver abusato dei permessi 104, si sancisce che l'assistenza a persona con disabilità non va intesa riduttivamente come mera assistenza personale al soggetto disabile presso la sua abitazione. Si ha situazione di abuso, quando il lavoratore utilizza i permessi per fini diversi dall'assistenza in senso ampio in favore del familiare, ossia in difformità dalle modalità richieste dalla natura e dalla finalità per cui il congedo è previsto.

In questo senso, non integra un abuso dei permessi la prestazione di assistenza al familiare disabile in orari non integralmente coincidenti con il turno di lavoro, in quanto si tratta di permessi giornalieri su base mensile, e non su base oraria.

 

Licenziabile il lavoratore che falsifica i resoconti informativi del lavoro svolto fuorisede

Corte di Cassazione Ordinanza n. 26765 del 15 ottobre 2024

 

Può essere licenziato, grazie ai dati raccolti dall'investigatore privato, il lavoratore che mente sul lavoro svolto fuorisede falsificando i resoconti. Infatti, a differenza di quanto contestato dal dipendente, il fatto da addebitare non è la mera alterazione di un cartellino marcatempo, bensì il più grave fatto della falsificazione di un rapporto informativo sull'attività lavorativa in concreto prestata - nel caso di specie - presso i singoli medici e nelle singole località.

 

Licenziamento per giusta causa il lavoratore che fa timbrare il badge ad altri

Corte di Cassazione. Ordinanza n. 28248 del 4 novembre 2024

 

Il dipendente che fa timbrare il suo cartellino ad un altro collega può essere licenziato per giusta causa, anche se ritarda la presenza in ufficio di solo un'ora. 

 

Illegittimo il licenziamento del lavoratore dovuto ad un fraintendimento sulla durata delle ferie

Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 30612 del 28 novembre 2024

 

La Corte di Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento del lavoratore che a causa di un fraintendimento con il datore di lavoro ha fruito di ferie “non concesse”.

Nel caso di specie le ferie, richieste per la durata di 2 settimane, erano state prima negate per iscritto dall'azienda e successivamente concesse dal datore di lavoro a voce, il quale ha però sostenuto di averle concesse per una sola settimana, mentre il lavoratore si è assentato per 2 settimane.

La Corte ha affermato che il fatto non costituisce giusta causa di recesso in quanto la sanzione comminata è sproporzionata.