Erogazioni premiali ai dipendenti sottoforma di beni e servizi nonché rimborsi di determinate spese (benefit)

Erogazioni premiali ai dipendenti sottoforma di beni e servizi nonché rimborsi di determinate spese (benefit)

Articolo redazionale

 

Con l’avvicinarsi della conclusione dell’anno 2024 è opportuno ricordare le modalità di applicazione delle soglie di esenzione fiscale e previdenziale applicabili da parte dei datori di lavoro sulle erogazioni di beni e servizi o dei rimborsi di alcuni tipi di spesa ai propri lavoratori dipendenti e parasubordinati (fringe benefit).

martedì 19 novembre 2024

Caratteristiche del beneficio

 

Per l’anno in corso è prevista l’esclusione dal reddito delle erogazioni sotto forma di

  • beni e servizi anche attraverso voucher d’acquisto (fisici o digitali)
  • rimborsi spese sostenute per le utenze domestiche
  • rimborsi spese per l’affitto o gli interessi sul mutuo sostenuti per l’abitazione principale.

 

La soglia di esclusione è così differenziata

  • euro 1.000 anni per i lavoratori senza figli a carico
  • euro 2.000 annui per i lavoratori con figli a carico compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati.

 

Ricordiamo che, per essere considerati a carico, i figli devono possedere redditi, al lordo degli oneri deducibili, entro i seguenti massimali:

  • non superiore a 4.000 euro, in caso di figli fino a 24 anni di età;
  • non superiore a 2.840,51 euro, in caso di figli oltre i 24 anni di età.

 

 

Per quanto riguarda la soglia dei 2.000 euro, l’agevolazione è riconosciuta in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un unico figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi. Spetta, altresì, nel caso in cui il lavoratore non possa beneficiare della detrazione per figli fiscalmente a carico, di cui all’ art. 12 del TUIR, poiché per gli stessi percepisce l’assegno unico e universale (AUU).

Qualora i genitori si accordino per attribuire l’intera detrazione per figli fiscalmente a carico a quello dei due che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato, ai sensi dell’art. 12, comma 1, lettera c), del TUIR, la nuova agevolazione spetterà comunque ad entrambi, in quanto il figlio è considerato fiscalmente a carico sia dell’uno sia dell’altro genitore.

Per usufruire del maggior limite di esenzione fiscale, il lavoratore dipendente dovrà dichiarare al datore di lavoro di avervi diritto indicando il codice fiscale dei figli.

 

Riepiloghiamo nella tabella sottostante le caratteristiche principali dei benefici.

 

Erogazioni consentite

Beni e/o servizi ceduti dal datore di lavoro anche sotto forma di voucher (fisico o elettronico)

Rimborsi a fronte di fatture per utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale e/o rimborsi di spese per affitto o rate del mutuo relative all’abitazione principale

Soglia di esenzione

Soglia ordinaria: Euro 1.000,00

Soglia per lavoratori con figli a carico: Euro 2.000

Superamento della soglia di esenzione

Se il controvalore delle cessioni sommato ai rimborsi delle utenze o degli affitti/mutui (ed a eventuali fringe benefit già riconosciuti al lavoratore come ad esempio l’auto aziendale) è superiore alla soglia, questo importo totale concorre interamente a formare il reddito.

Deducibilità dal reddito d'impresa

Integrale

Applicazione ai lavoratori

Volontaria e unilaterale. Può essere corrisposto ad personam o in modo differenziato da lavoratore a lavoratore

Beneficiari

Lavoratore (anche co.co.co., tirocinanti, amministratori, somministrazione)

Modalità di erogazione di beni e servizi

Cessione diretta di beni e servizi da parte del datore di lavoro al lavoratore (o suoi familiari) anche attraverso voucher (fisici o digitali) per l’acquisto su esercizi convenzionati o piattaforme digitali.

Beni e servizi possono essere ceduti non oltre il 12.01.2025. Il lavoratore potrà fruire del benefit anche nel corso del 2025 e oltre.

Modalità di rimborso delle utenze

Erogazione o rimborso da parte del datore di lavoro in busta paga ai lavoratori a fronte della presentazione di fatture delle utenze domestiche. Potranno essere rimborsate solo le fatture di consumi relativi all’anno 2024.

 

Esempi di benefit erogabili sono

  • buoni carburante (ticket cartacei, schede prepagate)
  • buoni acquisto in store digitali oppure piattaforme on-line
  • buoni acquisto in negozi fisici
  • buoni sconto su beni o servizi aziendali
  • rimborsi spese per utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale e/o rimborsi di spese per affitto o rate del mutuo relative all’abitazione principale

 

Ricordiamo che sono benefit (e il cui valore deve essere cumulato con quello dei precedenti ai fini del non superamento delle soglie di esenzione) anche

  • auto aziendale concessa al lavoratore anche per uso personale
  • alloggio concesso in uso al lavoratore
  • prestiti concessi ai lavoratori a condizioni agevolate
  • polizze assicurative extraprofessionali stipulate a favore dei lavoratori

 

Modalità per la corretta gestione delle erogazioni e dei rimborsi spese

 

Al fine della corretta gestione fiscale del cedolino, per i datori di lavoro che hanno già riconosciuto oppure vogliono riconoscere entro la fine dell’anno qualcuna tra le erogazioni, è opportuno che gli uffici del personale delle cooperative predispongano una scheda per ogni lavoratore con una serie di informazioni tanto sulle caratteristiche e il controvalore dell’erogazione stessa quanto sulla condizione o meno di genitore con figli a carico del beneficiario.

Nella compilazione va prestata attenzione a quelle situazioni in cui, in corso d’anno, sono già stati erogati (anche da altri datori di lavoro) benefit come sopra descritti compresi quelli che sono riconosciuti al lavoratore in base al contratto di lavoro (es: auto ad uso promiscuo, alloggio, polizze extraprofessionali, ecc.) perché il loro valore dovrà essere sommato e confrontato con la soglia di esenzione annuale spettante.

Bisognerà inoltre procedere come segue:

 

  • Lavoratori con figli a carico . Per i lavoratori con figli a carico che quindi possono beneficiare dell’esenzione a 2.000 euro, come prescrive la norma, il datore di lavoro dovrà ottenere una dichiarazione che indichi il codice fiscale del/dei figlio/i.
  • Lavoratore assunto in corso d’anno oppure titolare di più rapporti di lavoro contemporanei. Se il lavoratore è stato assunto in corso d’anno oppure è titolare di più rapporti di lavoro contemporanei, lo stesso dovrà comunicare se ha percepito erogazioni dagli altri datori di lavoro e il loro controvalore.
  • Rimborsi spese per utenze domestiche (luce, gas, acqua – no telefono, no internet). Qualora il datore volesse operare l’erogazione del benefit attraverso il rimborso spese per utenze domestiche, il lavoratore dovrà produrre relative fatture dichiarando che sono relative ad un immobile ad uso abitativo posseduto/detenuto, con un titolo idoneo, dallo stesso lavoratore oppure dal coniuge oppure da altro familiare e che non ha ottenuto (e nemmeno i familiari) rimborsi sulle medesime da altri datori di lavoro. In alternativa ai singoli documenti il lavoratore potrà consegnare un elenco delle stesse, con l’indicazione del numero, della data, del valore e dell’intestatario. Attenzione: le tipologie di spese sono rimborsabili tassative. Non sono comprese pertanto quelle telefoniche o per la connessione internet o gli abbonamenti streaming, ecc.
  • Rimborsi spese per locazione o interessi su mutui relativi alla prima casa . In caso di rimborsi spese per locazione o interessi su mutui relativi alla prima casa, il lavoratore dovrà produrre la relativa documentazione dichiarando che sono relative ad un immobile ad uso abitativo posseduto/detenuto, con un titolo idoneo, dallo stesso lavoratore oppure dal coniuge oppure da altro familiare e utilizzato come prima casa e che non ha ottenuto (e nemmeno i familiari) rimborsi sulle medesime da altri datori di lavoro.