Giurisprudenza del lavoro

Giurisprudenza del lavoro

Licenziamento per giusta causa per ripetute negligenze

Corte di Cassazione. Ordinanza  4 giugno 2024, n. 15601

mercoledì 11 settembre 2024

È legittimo il licenziamento per giusta causa irrogato al dipendente cui siano imputate ripetute negligenze nello svolgimento della mansione assegnata, unitamente alla contestazione di una recidiva specifica, in quanto tali condotte incidono in modo significativo sulla fiducia che l'azienda ripone nel dipendente stesso ai fini di un corretto adempimento dei suoi obblighi contrattuali.

 

Revoca del licenziamento entro 15 giorni dall'impugnazione

Corte di Cassazione. Ordinanza n. 16630 del 14 giungo 2024

 

La Cassazione ha affermato che il licenziamento è revocabile entro 15 giorni dalla comunicazione al datore di lavoro dell’impugnazione dello stesso. I giudici precisano che basta che la revoca venga inviata al lavoratore entro il suddetto termine. Pertanto, non è necessario che l'atto di revoca giunga al lavoratore e sia portato a sua conoscenza entro i suddetti 15 giorni.

 

Il valore dell'auto aziendale ad uso promiscuo impatta su TFR e indennità di preavviso

Corte di Cassazione Ordinanza n. 20938 del 26 luglio 2024

 

Il valore dell'auto aziendale ad uso promiscuo del manager deve entrare nella base di calcolo del TFR e dell'indennità di preavviso se si tratta di un beneficio contrattualmente riconosciuto dal datore al prestatore di lavoro come beneficio in natura e pattiziamente inserito nella struttura sinallagmatica del contratto di lavoro. Infatti, il valore dell'uso e della disponibilità di un'auto contrattualmente concessa dal datore al lavoratore come beneficio in natura rappresenta il contenuto di un'obbligazione che, anche ove non ricollegabile ad una specifica prestazione, è suscettibile di essere considerata di natura retributiva: di conseguenza, il controvalore in denaro deve essere computato nella base di calcolo dell'indennità di fine rapporto.