Tale previsione è contenuta nel recente accordo per il recupero del differenziale inflattivo del biennio 2022-2023, in attuazione dell’impegno assunto in occasione della sottoscrizione del verbale di accordo di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti.
Da quanto sopra illustrato, ne deriva che le retribuzioni contrattuali provinciali in vigore non possono essere di importo inferiori ai nuovi minimi salariali. Gli importi dei minimi salariali di area saranno inoltre incrementati del 5% a decorrere dal 1° gennaio 2025.