Per il triennio 2024-2026 alle lavoratrici madri di tre o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi Ivs a carico della lavoratrice fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
L’esonero opera in aggiunta a quello di tipo generale (6-7 punti percentuali).
Ricordiamo che (a parte gli apprendisti), nel nostro ordinamento abbiamo 2 aliquote Ivs a carico lavoratore:
- 9,19% per la generalità dei lavoratori;
- 8,84% per il settore agricolo
Conseguentemente, nel primo caso (aliquota 9,19%) il limite di 3.000 euro è raggiunto con un imponibile di 33.937 euro; nel secondo (aliquota 8,84%) con un imponibile di 32.644 euro. Raggiunti questi limiti il beneficio sarà sempre di 3.000 euro anche con retribuzioni molto elevate.
Per il solo anno 2024 lo stesso sgravio è riconosciuto anche alle lavoratrici madri di 2 figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo.
Anche in questo caso la riduzione dei contributi comporta un aumento dell’imponibile fiscale e quindi l’aumento, variabile a seconda dell’aliquota marginale, delle ritenute fiscali.