Le norme in materia di pensioni riguardano:
• Ape sociale
• Opzione donna
• Pensione con “Quota 103”
Ape sociale
Per il 2024 potranno continuare ad accedere alle Ape sociale solo i lavoratori già individuati dalle precedenti disposizioni (articolo 1 comma 169 Legge 232/2016). L’età di accesso al beneficio passa dai 63 anni di età ai 63 anni e 5 mesi.
Anche per il 2024 il beneficio dell’Ape sociale non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.
Opzione donna
L’accesso alla pensione attraverso “opzione donna” è confermato anche per il 2024, ma il requisito dell’età è portato da 60 a 61 anni.
Per le lavoratrici rimane confermata la riduzione del requisito dell’età per ogni figlio nel limite massimo di due anni e di quella di essere in una delle seguenti condizioni:
- assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa di cui all’articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
Per le lavoratrici di cui alla lettera c) il requisito anagrafico è comunque di 59 anni a prescindere dal numero di figli (nel 2023 il requisito era di 58 anni).
Pensione con “Quota 103”
L’istituto, introdotto nel 2023, è utilizzabile anche nel 2024 pur con alcune significative modifiche.
In particolare, per coloro che maturano il diritto dal 2024 sarà utilizzato il metodo contributivo e ii tetto massimo della pensione passa da 5 a 4 volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico.
Il trattamento pensionistico con quota 103 decorre trascorsi 7 mesi se i requisiti sono maturati nel 2024 (rimangono 3 mesi se la data di maturazione dei requisiti è avvenuta nel 2023).