Detassabilità dei ristorni corrisposti ai soci lavoratori subordinati. Importanti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Detassabilità dei ristorni corrisposti ai soci lavoratori subordinati. Importanti chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate. Risposta a interpello n. 284/2023 del 5-4-2023

Con risposta a interpello n. 284/2023 del 5-4-2023, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che sui i ristorni corrisposti ai soci lavoratori mediante integrazione delle retribuzioni è applicabile la detassazione a prescindere dagli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza di cui alla legge 208/2015.

martedì 11 aprile 2023

Con apposito interpello è stata posta all’Agenzia delle Entrate la questione (che era sempre rimasta tra le righe) se la distribuzione dei ristorni ai soci lavoratori, prescinde dal raggiungimento di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione di cui alla legge n. 208 del 2015, sostenendo che altrimenti verrebbe vanificato la funzione di strumento principale con cui la cooperativa valorizza la qualità e quantità dello scambio mutualistico.

 

L’AdE risponde che “d'intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si ritiene che, nella misura in  cui i  ristorni in oggetto siano conformi alle previsioni di cui all'articolo 1, commi da 182 a 190, della legge di  Stabilità 2016 e a condizione che la distribuzione degli stessi risulti dal modello di dichiarazione allegato al decreto, attraverso la compilazione della sezione relativa alla partecipazione agli utili dell'impresa, ai fini  trattamento  fiscale  agevolativo, alle somme erogate a titolo di ristorno si applichi la tassazione agevolata a prescindere dagli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.

 

La motivazione di tale indirizzo si deve ritrovare

  • nelle indicazioni della circolare 15 giugno 2016 n. 28/E nella quale si riconosceva l’applicazione di tale regime fiscale ai ristorni, in quanto somme ed elementi di competitività e redditività (per definizione) legati all’andamento economico dell’impresa cooperativa e deliberati dall’assemblea per attribuire ai soci il vantaggio mutualistico derivante dai rapporti di scambio intrattenuti con la cooperativa.
  • nella considerazione che i “i ristorni sono i profitti netti della cooperativa derivanti dall’attività con i soci attribuiti ai soci stessi in proporzione agli scambi mutualistici intercorsi con la cooperativa nel corso dell’anno”.

 

Ricordiamo che, per il 2023, la Legge di Bilancio ha ridotto la misura dell’imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali dal 10 al 5%.

 

Come ricorda l’Agenzia, per l'erogazione di somme sotto forma di partecipazione agli utili d'impresa deve essere compilata l'apposita Sezione contenuta nel modello di dichiarazione allegato al Dm 25-3-2016 e questo vale anche per i ristorni.

Nel caso in esame, in luogo del contratto deve essere

  • depositato il verbale con il quale l'assemblea dei soci ha deliberato la distribuzione dei ristorni
  • compilato il modello di dichiarazione allegato al Dm attraverso la compilazione della sezione relativa alla partecipazione agli utili dell'impresa che, in questo caso, potrà essere utilizzata anche per i ristorni ai soci lavoratori di cooperative.