Una nuova strategia commerciale europea, aperta, sostenibile, assertiva, con tre obiettivi fondamentali e azioni in campo per raggiungerli: l’ha presentata la Commissione, che ha scelto di porre la sostenibilità al centro, sostenendo la trasformazione fondamentale della sua economia in un’economia climaticamente neutra.
È un ruolo fondamentale quello giocato dall'Europa in ambito commerciale: nel 2019, l'UE ha esportato oltre 3,1 trilioni di euro di beni e servizi e ha importati 2,8 trilioni.
Considerati insieme, rendono l'UE il più grande player nel commercio mondiale. L'UE è il primo partner commerciale per 74 paesi del mondo, un numero più alto rispetto alla Cina (che è il principale partner commerciale per 66 Paesi) e anche rispetto agli Usa. Le piccole e medie imprese rappresentano l'85% di tutti gli esportatori dell'UE. Le loro esportazioni sostengono più di 13 milioni di posti di lavoro nell'Unione Europea, e le esportazioni di beni e servizi danno un contributo simile.
Si inserisce in questo contesto la nuova strategia commerciale, che si ponte tre obiettivi fondamentali: sostenere la ripresa e la trasformazione dell'economia dell'UE in linea con i suoi obiettivi verdi e digitali; modellare le norme commerciali globali per garantirne equità e sostenibilità, aumentare la capacità dell'UE di perseguire i suoi interessi e far rispettare i suoi diritti, anche in modo autonomo, se necessario.
Per raggiungere questi tre obiettivi, la Commissione si concentrerà su:
- riformare il WTO, l’Organizzazione mondiale del Commercio
- promuovere una transizione verde e digitale, realizzando gli obiettivi del Green Deal europeo, rimuovendo gli ostacoli ingiustificati agli scambi nell'economia digitale, per cogliere i vantaggi delle tecnologie nel commercio.
- Rafforzare l’impatto normativo dell'UE
- Approfondire le alleanze dell'UE, ad esempio il partenariato transatlantico, e dedicare una maggiore attenzione ai paesi vicini e all'Africa
- Rafforzare l'attenzione dell'UE sull'attuazione e l'applicazione degli accordi commerciali e garantire condizioni di parità per le imprese dell'UE, contrastando il commercio sleale e affrontando le preoccupazioni in materia di sostenibilità. L'Ue, spiega la Commissione in una nota, sta intensificando gli sforzi per garantire che i suoi accordi producano i benefici negoziati per i suoi lavoratori, agricoltori e cittadini.
Per ciascuna delle aree individuate, la strategia stabilisce una serie di azioni principali da realizzare durante il mandato della Commissione.
Ad esempio, per la riforma del WTO, la Commissione punta all’adozione di una prima serie di riforme della stessa Organizzazione, incentrate sullo sviluppo sostenibile e sull’integrazione della sostenibilità nel lavoro dell'Organizzazione; ma anche a rendere più semplice la negoziazione di nuovi accordi su questioni importanti per i suoi membri e a trovare una soluzione duratura all'attuale impasse che circonda il sistema di risoluzione vincolante delle controversie del WTO.
Sul fronte relazioni commerciali, per quanto riguarda gli USA, in un comunicato la Commissione spiega che la nuova amministrazione statunitense offre l'opportunità di lavorare insieme per riformare il WTO, anche rafforzando la sua capacità di affrontare le distorsioni della concorrenza e di contribuire allo sviluppo sostenibile. E offre anche nuove prospettive per cooperare strettamente sulla trasformazione verde e digitale delle nostre economie.
Fra le priorità, anche instaurare relazioni economiche più eque e basate su regole con la Cina: la Commissione nella sua Comunicazione illustra come affrontare le complessità derivanti dalle relazioni con questo Paese e garantire che l'UE disponga di strumenti politici efficaci per far valere i propri diritti. L'accordo globale in materia di investimenti recentemente concluso in linea di principio segna un importante passo avanti nelle relazioni commerciali UE-Cina. Ma, sottolinea la Commissione, il lavoro di ratifica richiederà un chiaro impegno per l'effettiva attuazione dell'accordo, per quanto riguarda l'accesso al mercato, gli impegni sulle condizioni di parità e lo sviluppo sostenibile.