Riteniamo opportuno sottoporre all’attenzione delle cooperative aderenti i contenuti di tale documento al fine che siano posti in essere, anche con il supporto delle unioni territoriali e dei loro centri servizi, gli opportuni interventi volti a scongiurare il rischio di pesanti contestazioni in sede di ispezione.
Le novità
Segnaliamo prioritariamente che, per la prima volta, il documento di programmazione utilizza la definizione di false imprese: << tutte le “false” realtà aziendali, meri serbatoi di manodopera, in ogni forma costituite compresa quella cooperativa, che agiscono in violazione dei diritti dei lavoratori e delle regole della leale concorrenza. Gli accertamenti saranno mirati, tra l’altro, alla verifica della corretta applicazione del CCNL>>.
Trattasi di un rilevante cambio di paradigma perché l’Ispettorato, rispetto al passato, evidenzia in tal modo la necessità di aggredire comportamenti illeciti messi in atto da tutte le false imprese e non solo eventualmente da realtà cooperative.
Il documento, contiene ulteriori sottolineature differenti rispetto al passato, che tengono inevitabilmente conto delle dinamiche in atto e di alcuni nuovi profili emersi nel frattempo, tra cui:
- un richiamo ai contenuti del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (per il triennio 2023-2025) adottato dal Ministero del Lavoro nell’ambito degli impegni assunti dal nostro paese con il PNRR e che si pone quali obiettivi sia l’incremento del numero di ispezioni rispetto alla media del triennio 2019/2021 (del 20% entro il 2024), sia la riduzione del 2% dell’incidenza del lavoro sommerso nei settori economici interessati dal Piano;
- così come previsto dal D.L. n. 146/2021, la restituzione all’INL della competenza in materia di vigilanza e ispezione anche sul fronte della salute e sicurezza sul lavoro, tema per il quale il documento elenca quali terreni di attenzione e prevenzione prioritari l’edilizia, l’agricoltura, la logistica e i trasporti, nonché la tutela della salute e sicurezza nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
In termini generali, gli obiettivi per l’anno in corso sono definiti anche sulla base dei riscontri emersi dall’attività ispettiva svolte negli anni passati con la conferma, in molti casi, di aree d’intervento già da tempo sotto osservazione: tra cui, lavoro sommerso, caporalato, interposizione illecita di manodopera, esternalizzazioni illecite, corretta qualificazione rapporti di lavoro, lavoro occasionale, tirocini, pari opportunità, rider e lavoratori in piattaforma, codatorialità e distacco, ovviamente anche quello transnazionale.
Si consideri che INL prevede di effettuare solo con il proprio personale 75 mila accessi ispettivi nel 2023, dato in crescita del 18% rispetto al 2022.
Il documento in commento è consultabile e scaricabile cliccando qui.
Illecite esternalizzazioni
Tra le irregolarità di particolare disvalore sociale ed economico devono annoverarsi quelli conseguenti alla destrutturazione dei processi produttivi, alle esternalizzazioni illecite e ai distacchi non genuini. Pertanto, l’ITL orienterà la propria attività verso la tutela dei lavoratori impiegati in forme di esternalizzazioni produttive (es. il contratto d’appalto, la somministrazione di manodopera, il distacco temporaneo di lavoratori, anche provenienti da imprese stabilite all’estero e il contratto di subfornitura) fittizie, illecite e fraudolente.
Verranno, pertanto, effettuati estesi e sistematici controlli nei settori nei quali il ricorso ad un uso distorto dell’outsourcing è maggiormente presente quali, ad esempio, l’agricoltura, l’edilizia, i servizi alle imprese e i servizi realizzati in ambito turistico-alberghiero.
A fronte della sempre maggiore diffusione dell’istituto, una particolare attenzione verrà posta anche sul corretto utilizzo del personale distaccato o messo a “fattor comune” mediante il ricorso alla codatorialità nell’ambito delle reti di imprese.
Lavoro sommerso
Nel corso del 2023 il contrasto al lavoro sommerso, in tutte le sue forme, sarà l’obiettivo prioritario della programmazione, in quanto obiettivo inserito nel PNR. L’attività di contrasto al sommerso avrà ad oggetto anche il c.d. lavoro grigio, categoria nella quale vanno ascritti tutti quei rapporti di lavoro che, seppur formalmente regolari in quanto comunicati agli enti competenti, presentano nel concreto svolgimento elementi di irregolarità connotati da un minore impatto sugli oneri retributivi, contributivi e fiscali a carico del datore di lavoro attraverso modalità di elusione della normativa legale e contrattuale (es. trasferte fittizie).
Caporalato
L’INL proseguirà, nel 2023, la sua azione di controllo e di presidio del territorio, in un’ottica multi-agenzia.
Diversa qualificazione del rapporto di lavoro/corretto inquadramento/regime orario
Considerati i risvolti sotto il profilo della salute e sicurezza e sotto il profilo previdenziale, l’azione ispettiva sarà orientata anche all’individuazione di forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato quali quelle relative, ad esempio, alle collaborazioni coordinate e continuative non genuine. Nell’ambito dell’utilizzo delle forme flessibili di lavoro, particolare attenzione verrà rivolta alla verifica dei requisiti e dell’effettiva modalità di svolgimento delle prestazioni svolte con contratto di lavoro a tempo parziale e intermittente, nonché alle prestazioni svolte ex art. 54-bis Legge 96/2017 c.d. “Prest.O.”
Minori, percorsi formativi scuola-lavoro e tirocini extracurriculari
Nel corso del 2023 proseguirà l’attività di vigilanza rivolta ai percorsi di formazione/orientamento nell’ambito dei tirocini. Sarà assicurata prioritaria trattazione alle segnalazioni riguardanti profili di salute e sicurezza nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro e in generale dei soggetti minori.
Con specifico riguardo ai tirocini extracurriculari, non saranno trascurati gli aspetti relativi alla verifica dell’accreditamento degli enti promotori, della sussistenza dei presupposti per l’attivazione del tirocinio, della genuina natura formativa del rapporto nonché della corretta applicazione delle previsioni normative in tema di indennità di partecipazione.
Vigilanza previdenziale e assicurativa
La programmazione dell’attività di vigilanza in materia previdenziale per l’anno 2023 sarà tesa all’incremento delle azioni di contrasto all’evasione e all’elusione contributiva attraverso un modello organizzativo che integri l’attività di verifica amministrativa con l’attività di vigilanza ispettiva.
Relativamente alla vigilanza previdenziale ritorna un esplicito riferimento - già contenuto nelle programmazioni degli anni passati - alle cooperative di produzione e servizi quale ambito prioritario di intervento, insieme ovviamente ad altri comparti di solito ricorrenti quali ad esempio agricoltura, edilizia, logistica e spettacolo.
La programmazione dell’attività di vigilanza in materia assicurativa sarà indirizzata all’incremento delle azioni di contrasto all’elusione e all’evasione dei premi assicurativi, soprattutto in quei settori dove in potenza potrebbero essere presenti margini di irregolarità sulla corrispondenza del rischio denunciato con l’attività effettivamente svolta (tra questi anche il settore movimento merci relativo a trasporti marittimi e fluviali).
Pari opportunità e contrasto alle forme di discriminazione
L’INL svolgerà azioni per la rilevazione ed il contrasto delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e delle varie manifestazioni discriminatorie nei luoghi di lavoro, per il contrasto di forme di illegittima discriminazione retributiva motivate da ragioni politiche, sindacali, religiose, razziali, di lingua o di sesso, di età, di nazionalità ovvero basate sull’orientamento sessuale, sulle convinzioni personali o collegate allo stato di salute.
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Particolare attenzione verrà posta all’attività di prevenzione, la quale si svilupperà in adesione alle preannunciate campagne europee ed avrà riguardo, in particolare, ai processi di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
In edilizia proseguirà la vigilanza speciale “110insicurezza” e gli accertamenti saranno, come di consueto, finalizzati a far emergere eventuali violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza, al fine di contrastare e contenere il più possibile il rischio del verificarsi di episodi infortunistici spesso strettamente connessi a carenze nelle misure prevenzionistiche nonché nella formazione e nell’informazione del personale occupato.